Tu separerai la Terra dal fuoco,
il sottile dallo spesso,
dolcemente con grande ingegno.
Egli rimonta dalla Terra al cielo,
subito ridiscende in Terra,
raccoglie la forza delle cose superiori,
e delle cose inferiori.
La quintessenza che agisce sulla materia. I quattro punti cardinali e il loro centro.
Unione tra il cielo ( tre ), e la terra ( due ).
DIVINA PROPORZIONE
Il coito qui rappresentato tra il re e la regina, che avviene nell’acqua, la loro discesa nell’inconscio. E’ il ritorno all’inizio, IL CAOS, è il concepimento del LAPIS.
In queste righe viene descritta l’operazione che l’essere umano deve compiere per raggiungere la conoscenza. L’essere umano che nel processo di separazione capisce che la divinità si compone delle sue stesse parti, può porsi anche lui al centro dell’universo, e sentirsi sempre più simile alla divinità. La strada della trascendenza deve essere percorsa anche dalla sua parte fisica, perché solo così sarà completo.
Sciogli e coagula è l’operazione degli alchimisti per la ricerca della pietra filosofale, e dei magisti il raggiungimento dell’estasi conoscitiva. La conoscenza delle cose superiori non basta per avere in sé tutta la forza necessaria a capire la GRANDE OPERA, è necessaria anche la conoscenza delle cose inferiori, perché conoscere l’essere è conoscere il divino e viceversa. La legge indica come agire nell’operazione sopra esposta: dolcemente, e non con rabbia. Certi interpretano il dolcemente “piano piano, lentamente”. Una operazione dolce, lenta, nasconde la gradualità di uno studio profondo eseguito con grande industria. E’ il concepimento del corpo spirituale dell’uomo che, secondo il CORPO ERMETICO X: 18, dimora nel corpo acqueo animico, affinché l’acqua attenui la potenza vibrazionale del fuoco che disintegrerebbe il corpo carnale se fosse a diretto contatto con esso. Di qui la verità alchemica per cui tutte le acque del corpo umano sono acque di fuoco, contenendo la quintessenza. In alchimia si dice, infatti, che “il figlio nasce dall’acqua”.
TUTTO CIO‘ RIMANDA ALL’UROBOROS, IL SERPENTE CHE SI MORDE LA CODA, EMBLEMA DELLA PRATICA INIZIATICO-ALCHEMICA DELL’ARTE REALE E DELL’UNITA’ DEL TUTTO.
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